Damiano Mandalà

Damiano Mandalà (Balestrate, Palermo, 1953). Laureato in Architettura, attivo come artista dalla fine degli anni Novanta, considera l’arte espressione libera.
Le sue opere sono custodite in collezioni private, italiane ed estere.
L’arte non ha bisogno d’essere capita. Un tronco spezzato, un vuoto fra riquadri dipinti, un’esplosione cromatica, tutto a posto e ogni cosa in disordine. Frammenti di realtà che si liberano distorcendo la prospettiva spazio-tempo nello spettatore. Questo è l’arte. La fatica di dare ordini provvisori che sguardi altrui sconfesseranno, di costruire lingue evocative che ciascuno parlerà a suo modo. Che noia la critica. Così sapiente e così falsa nella pretesa di sapere quello che non esiste più. Perché l’arte muore nel momento in cui le si dà vita. È il suo miracolo. Un effimero disposto a vivere per sempre. Un sogno in cui scivoliamo dentro e fuori. Alla fine svegliarsi per scoprire che i dipinti vivono anche in noi.

Tra le ultime mostre: “Total Frags” (2016), San Gimignano (SN), Sala della Cancelleria; “Teatro della Memoria” (2018), Alcamo (TP), Torre De Ballis-FAI; “L’uccello di Minerva spicca il volo quando cala il crepuscolo” (2019), Balestrate (PA), Centro Creativo “Le Luminarie”.

Il Velo del Tempio (The veil of the temple), acrilico su tela, 60 X 70 cm.

 “L’uccello di Minerva spicca il volo quando cala il crepuscolo”  acrilico su tela. 

 

CONTATTI:

website
instagram

 

Approfondimenti: