Rossana Taormina (Partanna, Trapani, 1972). Le rovine del paesaggio del Belice, devastato dal terremoto del ’68, e la rivoluzione culturale di Gibellina ne segnano profondamente la formazione.
Studi classici e diploma accademico.
Dal 2011 si dedica esclusivamente alla ricerca artistica che, attraverso un linguaggio aperto alla contaminazione, indaga i concetti di spazio e memoria prediligendo, quale strumento espressivo, la rielaborazione della carica mnestica dell’object trouvé.
La progressiva perdita della configurazione dei luoghi dell’infanzia e il conseguente sentimento di smarrimento diventano le coordinate della sua poetica. Partecipa a mostre e fiere in Italia e all’estero.

Bibliografia essenziale:
Natacha Nataf, Talents aiuguilles, in «Beaux Arts Magazine» n. 417, mars 2019;
Charlotte Vannier, De fil en aguille. La broderie dans l’art contemporain, Éditions Pyramid, Paris 2018 (ed. inglese, Thames & Hudson, 2019);
«Stonecutter Journal», ISSUE 5, Brooklyn NY, June 1, 2016;
Maria Grosso, Rossana Taormina, la manutenzione dei ricordi, in «Alias», Il Manifesto, 19-09-2015.v